
Il gonfiore addominale affligge l’umanità praticamente da sempre. Le popolazioni preistoriche, che si nutrivano soprattutto di vegetali, frutta e latte e suoi derivati avevano la pancia molto gonfia . La letteratura medica anche medioevale è molto ricca di dissertazioni sui flati, gas che si generano nell’intestino, in seguito all’aumento dei processi fermentativi putrefattivi, e viene quindi espulso per il retto.
I peti sono le naturali conseguenze della attività batterica dell’ultima parte dell’intestino, il colon, dove le fibre vegetali non assorbite vengono lentamente digerite. 10 -12 “passaggi” al giorno sono fisiologicamente normali. Come riporta HealtyAndNaturalWorld.com, avere flatulenze con regolarità indica un giusto consumo di fibra e una regolare attività batterica nell’intestino. In alcuni casi, però, è bene non sottovalutare le flatulenze anomale, sia dal punto di vista del rumore, sia da quello dell’odore prodotto.
Almeno l’1% del gas prodotto dal nostro intestino non è inodore, e questo è dovuto all’idrogeno solforato (o acido solfidrico) prodotto durante la digestione di alcuni cibi in particolare: non stupitevi se l’olezzo non proprio piacevole corrisponde con la digestione di alimenti come carne rossa, broccoli, cavolfiori, fagioli e latticini e uova.
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